Multa antitrust al Consiglio Nazionale Forense per aver ristretto concorrenza sui compensi

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Consiglio Nazionale Forense avrebbe violato l’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, “per aver ristretto la concorrenza, limitando l’autonomia degli avvocati in materia di compensi professionali“.

I fatti censurati sono i seguenti:

  • reintroduzione “di fatto l’obbligatorietà delle tariffe minime, non più vincolanti dopo la cosiddetta “riforma Bersani” del 2006 ed effettivamente abrogate nel 2012
  • adozione “di un parere contro i siti Internet che propongono ai consumatori associati sconti sulle prestazioni professionali, in base alla tesi che ciò confliggerebbe con il divieto di accaparramento della clientela sancito dal Codice deontologico della categoria

Il Consiglio Nazionale Forense, su tali premesse, è stato sanzionato dall’Agcm con una pena pecuniaria di € 912.536,40.

Leggi il provvedimento

Giovanni Crescella

Laurea in Giurisprudenza presso la LUISS – Libera Università degli Studi Sociali Guido Carli di Roma (110/110). Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma con il numero A30855. Patrocinatore in Corte di Cassazione e Giurisdizioni Superiori. Ufficiale della Guardia di Finanza in congedo con Encomio Solenne. Già titolare di contributo di ricerca presso la LUISS – Guido Carli di Roma e, in tale contesto, ha avuto modo di approfondire tematiche di Diritto Civile e di Diritto dei Consumatori. Nel corso dell’attività professionale si è occupato e si occupa, oltre che di Diritto Civile in senso stretto, anche di Diritto del Lavoro, di Diritto Commerciale ed Industriale, di Procedure di Evidenza Pubblica e Trusts. Coadiutore in procedure di Liquidazione Coatta Amministrativa sotto il controllo dell’IVASS.

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